L’abito di fidanzamento di Lady Diana fu la causa di una pessima esperienza per la Principessa del Galles, che all’epoca aveva solo 19 anni. L’abito in questione era un bellissimo tailleur blu, un colore che richiamava gli occhi di Diana e che la Principessa del Galles avrebbe indossato molto spesso nel corso della sua vita. Le fotografie con cui sarebbe stato annunciato il fidanzamento ufficiale del Principe di Galles, e quindi il suo matrimonio, erano importantissime. In quell’occasione, infatti, gli inglesi avrebbero visto le prime immagini ufficiali della loro futura Regina. Come sappiamo purtroppo le cose non andarono così, ma Diana sapeva che avrebbe dovuto fare un’ottima impressione, impegnandosi a diventare quella che oggi definiremmo “un’icona di stile”. La giovane Diana si impegnò moltissimo a questo scopo, ma le cose non andarono esattamente come aveva sperato. Le donne della Famiglia Reale inglese avevano (e ovviamente hanno ancora) dei “must” in fatto di moda. Per esempio tra gli anni Settanta e Ottanta si servivano tutte presso un particolare e carissimo atelier di moda. Per non sfigurare, la futura Principessa decise di comprare il suo primo abito “ufficiale” proprio in quella boutique, ma le cose non andarono bene. Le commesse dell’atelier non riconobbero Diana Spencer Dato che la ragazza si vestiva in maniera molto semplice e informale, come una qualsiasi ragazza della media borghesia di Londra, le commesse pensarono che Diana fosse troppo povera per acquistare i loro abiti e la invitarono ad andare in un negozio “più adatto a lei”. Umiliata ma consapevole di dover trovare a tutti i costi una soluzione, Diana si rassegnò ad andare nel reparto abbigliamento donna dei grandi magazzini Harrods. Qui le commesse la riconobbero subito, si mostrarono molto più gentili e la ricoprirono di attenzioni, facendola tornare a casa sollevata e molto più serena. Ironicamente, Diana acquistò l’abito per il suo fidanzamento ufficiale nei grandi magazzini di proprietà del padre di Dodi Al-Fayed, l’uomo che morì con lei nel tragico incidente d’auto di Parigi nel 1997. Mug commemorativa